Gara di corsa su strada internazionale inserita nel Calendario FIDAL (Bronze Label) valida come
- Campionato Italiano IUTA 50km in salita e Grand Prix IUTA di Ultramaratona e Criterium Regionali fascia centro
- IAU Bronze Label
Più lunga di una maratona, più dura di una cento chilometri “classica”, la PISTOIA-ABETONE è una corsa dalle mille difficoltà, soprattutto per l’atipicità del percorso che presenta solamente 5 km di falsopiano nella fase iniziale, per poi dare luogo ad un alternarsi mozzafiato di salita e discesa. La salita prevale (ben 31 km!), ma anche i tratti di discesa costituiscono un banco di prova severo ed impegnativo.
Il via è alle 7.30 dalla storica Piazza del Duomo di Pistoia e, passando per Via Dalmazia e Capostrada, i super-maratoneti raggiungono Ponte Calcaiola (km 5) dove imboccano la Statale 66 lungo la quale si snoderà gran parte della gara. La prima salita ci porta a Le Piastre (Km 14), dopo quasi 9 km di ascesa con pendenza media del 7% e rampe anche all’11% (il tratto più impegnativo è nell’attraversamento dell’abitato di Piazza). La successiva “Valle del Reno” (6 km in leggera discesa per raggiungere Pontepetri) facilita le alte velocità, ma può invogliare gli atleti a spendere più energie del necessario, dispendio pagato a caro prezzo nel finale della corsa. Verso Campo Tizzoro e Maresca (23° Km) la strada risale per poi tuffarsi in picchiata verso Gavinana e quindi San Marcello Pistoiese dove si trova il traguardo intermedio competitivo (Km 30). Ancora infida discesa (tratti al 10%) verso Mammiano e La Lima (km 33), luogo di inizio della scalata finale. Diciassette chilometri di salita (pendenza media 5,5%) con un primo tratto (fino a Casotti di Cutigliano) apparentemente abbordabile, ma in realtà ideale per “impiombare” i muscoli di atleti già provati per lo sforzo ed un finale crudele con 13 km di arrampicata piena di tornanti (con punte del 12% nell’abitato di Pianosinatico), per raggiungere il traguardo di Piazza delle Piramidi, ove si celebra l’apoteosi per tutti coloro in grado di completare la massacrante competizione.